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Scegliere di lasciare andare

12,00 

di Alberto Abati
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all´obiettivo
88
Giorni rimasti
Inizio campagna 1 dicembre 2025
Fine campagna 11 marzo 2026
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Consegna prevista per maggio 2026.
La spedizione avverrà tramite corriere espresso.

Spedizione gratuita per gli ordini nazionali da 3 copie in su (escluse zone di spedizione speciali).

Biografia

Alberto Abati nasce a Roma il 7 settembre 1966. Cresciuto in una delle città più ricche di storia e cultura del mondo, sviluppa fin da giovane un forte legame con l’ambiente romano e le sue tradizioni.
La sua formazione avviene in un contesto internazionale vivace e stimolante, caratterizzato da una continua evoluzione tra modernità e le sue radici.
Nel corso degli anni, coltiva interessi variegati, tra i quali, arte, scrittura, danza, sport, tecnologia, viaggi, che lo portano a costruire un percorso personale e professionale sempre caratterizzato da una naturale curiosità, senso pratico e determinazione.
Grazie a una naturale predisposizione alle relazioni umane, e a un forte spirito di iniziativa, è riuscito a distinguersi nei contesti lavorativi in cui ha operato, mostrando una particolare attenzione per la qualità del lavoro e per le persone con cui ha collaborato.
Attento ai valori della famiglia, del rispetto e dell’impegno, Alberto Abati continua a vivere e lavorare con uno sguardo aperto sul mondo, mantenendo un profondo legame con la sua città natale e con le esperienze che ne hanno modellato il carattere.

L’opera

Il filo che lega le poesie è presente nella vita di ogni individuo, scegliere e lasciare andare. attraversano il tempo e determinato la capacità di trasformare ciò che si lascia o perde in nuove possibilità.
Scegliere e Lasciare andare non significa dimenticare: significa imparare a custodire ciò che è importante, decidere e accettare il cambiamene trovare la verità in ogni esperienza, anche in quelle dolorose.

Perché ho scritto quest’opera

Scegliere di Lasciare Andare nasce dal bisogno di attraversare i momenti più intensi e fragili della vita come ad esempio: addii, perdite, memoria, amore, paternità e felicità.
È una raccolta che parla di esperienze personali vissute dall’interno, senza filtri, con parole essenziali, a volte spezzate, che nascono dal dialogo con me stesso.
La poesia, per me, è stata ed è strumento per scavare nelle mie emozioni e dare forma a ciò che altrimenti sarebbe rimasto inespresso e descrive immaginando sensazioni con una prospettiva differente.
Non vuole descrivere, ma far sentire, aprire uno spazio di introspezione sia per chi scrive sia per chi legge.

Perché ho scelto Bookapoem

Ho scelto Bookapoem perché è uno spazio dedicato a chi ama la poesia autentica e riflessiva.
È un luogo dove le parole hanno il tempo di farsi sentire, dove il lettore può avvicinarsi a un percorso intimo senza fretta, e dove la poesia non è solo lettura, ma esperienza.
La piattaforma rispecchia perfettamente lo spirito di Scegliere di Lasciare Andare: un invito a sentire, accogliere e trasformare.

Estratti

Incompleto

da frammenti, con cura ricomposti,
vive un vuoto silenzioso,
di emozioni, che non ha il coraggio di guardare,

in chi si è appena conosciuto,
nel coraggio di chi, non ha mai smesso
di volersi ritrovare.

Con “Incompleto” esploro la fragilità dell’animo e la ricerca di sé attraverso frammenti di esperienza e di emozione, cerco di mostrare come, anche quando parti di noi restano vuote o silenziose, ci sia sempre il coraggio di ricomporre e ritrovare sé stessi, anche negli incontri più recenti o inattesi.

Con poche parole essenziali, ho cercato di descrivere la resilienza interiore e la capacità di guardarsi dentro, di affrontare il vuoto e trasformarlo in una possibilità di scoperta di crescita.

Tempo,

in cui tutto è luce,
sguardo, scoperta,
cuore, che danza leggero,
di ombre ignaro.

Tempo,
di crepe,
che graffiano, silenzi
di nodi non risolti,
amore, che non sempre resta.

Tempo,
raro, arriva e se resta…
l’amore, si fa vero di
imperfezioni, che divengono
bellezza, silenzio, comprensione.

Tempo,
e il sogno si fa casa,
amore,
che smette fuori di brillare
ed inizia a scaldare veramente.

“Tempo” è un viaggio nell’intimità dell’essere e dell’amare, un susseguirsi di stagioni interiori in cui la luce e l’ombra si rincorrono senza mai annullarsi del tutto.
In questi versi ho voluto descrivere  il tempo non  solo nella  misura del vivere, ma come sostanza viva: che cambia, ferisce, guarisce, rivela.
Dalla leggerezza dell’inizio, fatta di scoperta e stupore, si passa attraverso le crepe del dolore e delle mancanze, fino ad arrivare a una consapevolezza più matura, quella di un amore che non ha più bisogno di brillare per essere vero.

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