Riflessioni Giovanili

Biografia

Mi chiamo Marco L’Erario. Sono nato il 25 luglio 2006 a Mantova ma rivendico con fierezza le mie origini tarantine. Sono uno studente del primo anno del DAMS a Bologna e sono un amante delle arti a 360 gradi sperando, un giorno, di poter estendere queste passioni ad un lavoro vero e proprio.

L’opera

“Riflessioni giovanili” raccoglie me stesso mostrando più lati del mio essere affrontando alcune di quelle che ritengo le tematiche più importanti della mia vita:

– il tempo e la natura

– la guerra e la politica

– il dolore

– le persone

– l’amore

In queste parti sono raccolti versi che narrano la mia, ancora, breve esperienza sulla terra ma che mi ha già donato molto.

Perché ho scritto quest’opera 

Ho scritto “Riflessioni giovanili” per aprirmi, farmi conoscere anche a coloro che sono più vicini a me, riporre sull’inchiostro momenti di vita che avrei scordato e, successivamente, cancellato e, per permettere ai lettori di sentirsi compresi e, magari, ritrovarsi con alcuni dei miei componimenti.

Perché ho scelto di pubblicare con Bookapoem

In un mondo editoriale ricolmo di ostacoli per gli emergenti, Bookapoem si è rivelata subito disponibile, accogliendo la mia timida proposta e ripagandomi con un grandissimo aiuto e supporto che sono essenziali per un buon rapporto con una casa editrice. Senza pensare ad un possibile ritorno economico, Bookapoem offre, prima di tutto, un sostegno per cercare di realizzare i sogni di chi, come me, vorrebbe rendere la scrittura un vero e proprio lavoro senza scoraggiarti.

Estratto

L’IMPORTANZA DI SOGNARE

Sogno di essere libero.

Sogno una vita spensierata e nella natura,

una vita di contemplazione e di emozioni.

Sogno pianti provocati dai tramonti,

dalle cascate e dagli alberi.

Sogno la vetta di una montagna,

e sogno un bivacco di gioia.

Sogno una notte stellata.

Sogno un’alba colorata.

Sogno…

A TUTTI I BAMBINI CHE VIVONO LA CRUDELTA’ DELLA GUERRA

Ciao mamma, ciao papà.

Oggi non riuscirò a tornare a casa.

Poche ore fa sono stato schiacciato

da un palazzo che è crollato pochi

metri da dove mi trovavo io.

Un missile lo aveva centrato in pieno.

Sembrava la scena di un film.

Non ero in giro per giocare con i miei amici

(ve lo giuro eh).

Stavo cercando da qualche parte

qualcosa da mangiare.

Vi volevo fare una sorpresa per strapparvi

un sorriso, perché è da troppi giorni che non ridete.

Parlate in continuazione di politica e di militari.

Chiunque mi passi accanto nomina bombe, fucili e distruzione.

Come se si fossero dimenticati le bellezze della vita.

Forse sono troppo piccolo per capire,

ma sono abbastanza stanco di tutto questo.

Sarei voluto diventare un poliziotto e combattere le ingiustizie.

Mi sarei voluto incontrare un’ultima volta con i miei amici

e concludere quel torneo che avevamo organizzato.

Purtroppo non lo potrò più fare.

Noi tre non ci vedremo più.

Però vi chiedo una cosa come ultimo desiderio da esaudire

per il vostro figlio.

Sorridete.

E lottate per assicurare un futuro per altri bambini come me.

Vi ringrazio per tutto.

Vi voglio un mondo di bene e mi mancherete tanto.

Siete i miei eroi.

ABBRACCIO

La natura di un abbraccio improvviso.

Una semplice azione contente tutto.

Dalla gioia di riceverlo,

all’amore di darlo.

E in quei secondi di puro silenzio,

quando i due respiri diventano uno solo,

ci si sente come ad un concerto,

dove lo stomaco si sazia di pace,

e il cuore placa la sua tempesta interna.