Quel che resta dell’amore – L’amore prima di essere distrutto dai social

L’autore
Sono Francesco Pio Suraci, nato a Reggio Calabria il 26 maggio 2004. Sono cresciuto in dei piccoli paesi della periferia di questa città tra giochi nelle piazze del paese e immerso nella mia camera tra studio e lettura. Ho sempre amato leggere e studiare anche se ciò alle volte ha portato ad un esclusione dal gruppo dei coetanei che mi consideravano troppo serioso come ragazzo. Mi sono diplomato al Liceo Scientifico A.Volta di Reggio Calabria coltivando tramite PON e laboratori il mio amore per la storia e la filosofia cosa che mi ha portato a iscrivermi alla facoltà di “ Filosofia e Storia “ all’Università della Calabria. Sono un educatore presso l’ Associazione Attendiamoci.

L’opera

Ad oggi non è facile capire l’importanza dell’amore, capirlo, viverlo. Per un mondo sempre “sotto social” dove l’importanza è apparire, apparire meglio degli altri, l’amore è diventato sinonimo di corpi scolpiti, vacanze in luoghi esotici, ristoranti stellati e regali costosi. Non si crede più che l’amore sia rinuncia, sacrificio da condividere con l’altro, difetti da accettare per amare nella totalità. L’amore che è realmente fatto di litigi, di dubbi, di speranza, di solitudine, di rinunce di attese non è più contemplato in quest’epoca. Non è più accettata la vera forma dell’amore. Una raccolta di poesie dove l’amore è visto attraverso gli occhi di un ragazzo che condivide con i suoi coetanei le stesse emozioni, sentimenti e dolori e cerca di esprimerle, spiegarle, “psicanalizzarle” per timore che i veri valori, il senso più autentico e profondo del sentimento venga perduto. Tutte le fasi di un amore sincero e reale vengono attraversate: dall’innamoramento alla scoperta dell’imperfezione dell’altro, dalla riscelta del proprio partner all’attesa, dai tradimenti ai divorzi, alla riscoperta dell’amore fino al lutto e alla perdita.

Perché ho scelto di pubblicare con bookapoem

Ho scelto di pubblicare con bookapoem perché permette a giovani “scrittori” come me di potersi mettere in gioco ricevendo un giudizio sia da parte della casa editrice che dei lettori sincero essendo che offre un contratto editoriale gratuito e la tua pubblicazione nasca dalla curiosità che i lettori mostrano nella campagna di preordinazione.

Estratto

S’avessi io

S’avessi io lo spessore di un uomo

invece di codesto, fanciullesco,

leggerissimo cuore e conoscessi

la sapienza delle montagne come

fossi entro raccolto in sapienti menti,

spoglierei questo insipido tempo

per immergermi in te, fatta mia donna.

Io ti debbo i discorsi più fruttosi

della mia terra che non da mai frutti

e ti debbo delle parole come l’ape

dona il miele ai fiori. Perché t’amo

tesoro, da sempre, prima degli inferi,

prima dell’eterna luce, prima ancora

che la mia anima fosse scagliata

nell’argilla di questo mio impavido corpo.

Amore mio, quanto pesante è

condurre questo carro che io guido

nel giorno del tempestato bruciore

alle tue mille bocche di ristoro!