Messa a nudo

L’autrice

Francesca Betunio, studentessa universitaria nata a Napoli, appassionata di letteratura e filosofia inizia a scrivere poesie sin dalla prima adolescenza maturando successivamente l’idea del libro. Spinta da vicissitudini quali il cambiamento e l’accettazione di sé scrive “Messa a nudo” la sua prima raccolta.

L’opera

I testi, scritti quasi tutti in rima, sono legati tra loro da unico filo conduttore: i legami e tutto ciò che ne consegue, il dolore e la delusione di quelli recisi, la felicità di quelli creati, il rapporto d’amore e d’odio con la propria città, il rapporto con il proprio corpo e con se stessi, il cambiamento e la sua accettazione. Non è semplice mostrarsi sempre per quello che si è.
Messa a nudo nasce per questo, per dimostrare che in una società che vive d’apparenze si può essere se stessi, che va bene mostrarsi fragili.

Perché ho scritto quest’opera

“Messa a nudo” è quella coccola che avrei voluto ricevere, da chi amavo quando faticavo ad amarmi, è quell’abbraccio, quel silenzio di conforto. Messa a nudo è quell’incoraggiamento ad accettare se stessi, il cambiamento ed a metabolizzare la fine di un rapporto.

Estratto

Paura cieca 

Cosa scriverò quando perderò l’ispirazione?

Sarà come perdere la voce,

Sarà una benedizione.

Proverò un dolore atroce.

Avrò silenzio nella testa

Non sarà un granché,

Ma tutto quello che mi resta.

Perdere un pezzo di me.

Incertezza

Hanno tutti un proprio posto,

lo cerco un percorso;

Hanno degli obiettivi,

Li fan sentire vivi.

lo qualche decisione fugace,

Vivo sognando in grande,

L’istinto non tace,

Poi mille domande.

La mente come un limbo,

Ma non sono sconfitta;

Mentre scrivo questo libro

La mia coscienza zitta