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Il Mio Poeta Indiano

11,00 

di Prince Singh Pundir
24%
153 copie
all´obiettivo
92
Giorni rimasti
Inizio campagna 27 novembre 2024
Fine campagna 7 marzo 2025
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Consegna prevista per maggio 2025.
La spedizione avverrà tramite corriere espresso.

Spedizione gratuita per gli ordini nazionali da 3 copie in su (escluse zone di spedizione speciali).

Biografia e opera

Una raccolta di poesie e pensieri personali che ho maturato e scritto con molta calma negli ultimi 8 anni. Anni difficili di disamori e riscoperta delle proprie origini che avevo abbandonato iniziate le scuole. Pensieri di un ragazzo sensibile che ha dedicato il suo tempo alla poesia dimenticandosi di vivere la vita terrena di tutti i giorni.

Avrete piacere di leggere discorsi interiori su ciò che un ateo può considerare divino. Ci saranno messaggi e addii a persone care.

Essendo un ragazzo della terza cultura, ho scritto e tradotto anche poesie in lingua hindi, punjabi e inglese e un tocco di latino e greco, sebbene quest’ultimo non lo abbia mai studiato. Mentirei con me stesso e alla mia persona se scrivessi tutto solamente in italiano.

Ho volutamente non messo, e ci tengo a dirlo, la punteggiatura nelle poesie in lingua indiana perché in questi alfabeti non vi sono diversi segni di punteggiatura.

Prince Singh, nato il 04 febbraio 1999 a Sant’Angelo Lodigiano.

Figlio di casalinga Babita e mungitore Gurcharan.

Cresciuto nella campagna della Pianura Padana del lodigiano in mezzo a una realtà bucolica in una casa d’azienda agricola. Un uomo indiano con formazione occidentale, ragazzo della third culture generation.

Ho frequentato il Liceo Scientifico G. Gandini di Lodi. Studente di Medicina e Chirurgia all’Università di Parma. Sono segni distintivi il turbante e la barba, simbolo di una persona che pur ritenendosi ateo si definisce filosoficamente sikh.

Perché ho scritto quest’opera

Ho scritto questa opera perché sentivo il bisogno di pubblicare ed avere un feedback da persone esperte dell’editoria e dai lettori. Scrivo da quando avevo 16 anni, incominciai al liceo per puro caso. Il mio professore di lettere, facendoci lezione su Ariosto, diede alla classe il compito di scrivere una ottava e da lì, svolgendo questa esercitazione a casa, mi resi conto che era una cosa che volevo coltivare. La mia poesia piacque così tanto che venni denominato dal Prof. ‘il mio poeta indiano’. Fu così che continuai, fino ad arrivate a dove sono oggi.

Perché ho scelto Bookapoem

Ho scelto Bookapoem perché mi incuriosiva la sfida di dover crearmi, io personalmente, un mio pubblico che potesse fare passaparola. Mi sembra di capire, oltre a questo, che la casa editrice sia molto moderna e all’avanguardia, fatta per i giovani. È un modello di editoria che sicuramente mi porterà ad avere lettori veramente interessanti ed essere vicino a questi attraverso la fitta rete del passaparola.

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