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L’autrice
Nata e cresciuta a San Donà di Piave il 28/11/1990, originaria di Sulmona, Abruzzo.
Frequenta la scuola superiore I.T.T.S. F.Algarotti a Venezia e consegue la laurea triennale in filosofia nel 2018 all’università di Padova.
Inizia a scrivere poesie all’età di 13 anni.
Tra il 2018 e il 2021 partecipa a vari reading nella città di Venezia organizzate da Edizioni dell’autrice di Antonella Barina e dalla poetessa padovana Lucia Guidorizzi; apre inoltre il concerto di Porfirio Rubirosa and His Band allo Spazio Ramedello di Ceggia, insieme alla violinista Marta Stella.
Partecipa al progetto poetico “Nelle stanze di Alice”, ideato da Lucia Guidorizzi, che ha visto nascere un’antologia poetica dedicata ad Alice Andriollo, donna di Olle, frazione di Borgo Valsugana, e ai saperi femminili.
La sua poesia fa parte inoltre dell’antologia poetica “Sintonie Creative” ideata dall’artista Graziella Valeria Rota in memoria di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Nel 2021 Pubblica tramite ilmiolibro.it due raccolte poetiche autoprodotte: “Orizzonti perduti” ed Huldufolk, il popolo nascosto”, libro fotopoetico dedicato al suo viaggio Fuorirotta di 18 giorni in Islanda (Internazionale, ZaLab, Montura), bando di concorso internazionale per viaggi non convenzionali nel quale il suo progetto arriva secondo.
Pubblica “Racconti” (Maggio 2021), “Verso l’aere”, “I violini del Florian” (Gennaio 2022) con Vitale editore. Ama la natura, il canto e il disegno.
Pubblica la raccolta poetica “Ferite Bianche” con l’agenzia Placebook Publishing (2023).
L’opera
Fragmenta Diem è una raccolta poetica che raccoglie poesie scritte tra il 2023 e il 2024.
Le poesie sono l’immagine di giorni frammentati, vissuti tra la consapevolezza di un cambiamento interiore e la staticità apparente del mondo esterno.
Gli scritti di Fragmenta Diem intendono introdurre il lettore in una dimensione interiore di estraneità e ricordo personale, sempre in contraddizione con la realtà fattuale di un mondo che sta per frammentarsi in mille pezzi; affamate, cercano la profondità e la sensibilità del lettore affinché possano prendere vita.
Perché ho scritto quest’opera
Ho scritto quest’opera perché non potevo farne a meno. Il dolore va trasformato in poesia per poterne sostenere il peso, e credo di averlo fatto con questo scritto.
Perché ho scelto di pubblicare con bookapoem
Ho scelto di pubblicare con bookapoem perché non chiede alcun contributo dell’autore e si basa su una strategia di vendita nuova che mi incuriosisce e che spero possa incontrare più lettori possibili.
Estratto
La lucertola
Ero piccola:
Budella.
Quando vidi il tuo corpo
divelto
mi toccò il cuore:
ero io l’assassina,
la torturatrice;
fino a prima
non sapevo cosa significasse.
Ora vivo in una casa
piena di lucertole.
Mi fanno compagnia
e brillano al sole,
proteggendo il mio tetto
dalle sciagure.
Era destino:
quel corpo morto,
diventare grande.
Ora sono lucida,
la trasformazione è avvenuta
e come lucertola
rinuncio alla ragione
per l’amore di un sogno.
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