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Di pensieri e di parole

13,00 

di Luca Brucoli
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Inizio campagna 4 agosto 2025
Fine campagna 12 novembre 2025
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Consegna prevista per gennaio 2026.
La spedizione avverrà tramite corriere espresso.

Spedizione gratuita per gli ordini nazionali da 3 copie in su (escluse zone di spedizione speciali).

Biografia

Sono nato a Milano il 4 agosto 1964 in una città e in una famiglia che non esistono più. I molti lavori svolti fin dalla più tenera età hanno scolpito il mio carattere, la mia personalità. Sebbene io sia privo di titoli scrivo da molto tempo ma solo oggi ho deciso di confrontarmi con i miei timori e le mie insicurezze pubblicando questo volume che mi piace considerare come un nuovo e avvincente capitolo della mia vita.

 

L’opera

In questo volume trovano spazio le mie rabbie i miei desideri le mie bizzarrie e il mio grande bisogno di parlare in alcuni casi velatamente e con timidezza in altri desiderando la semplicità spesso nuda, elementare ma sempre fedele a se stessa… questo sì…

 

Perché ho scritto quest’opera

Scrivere mi connette alle persone, entro in contatto, percepisco la loro attenzione, godo del fatto di sentirmi ascoltato di dare loro uno spunto di riflessione tutto ciò ovviamente prescinde dal fatto che mi leggano oppure no.

 

Perché ho scelto di pubblicare con Bookapoem

Bookabook è un editore serio. Più o sembrare una frase troppo breve poco significativa, una frase che potrebbe far pensare “tutto qui”? In realtà è qualcosa di ben più grande. Essere SERI è cosa rara e include altre grandi qualità come la trasparenza , nel contratto e nel supporto, e l’onestà intellettuale e non. Essere SERI è un grande pregio e fa assolutamente la differenza, oggi a maggior ragione

 

Estratto

impulso irrefrenabilerabbia purapotenza 

 

Calci 

 

Se qualcuno si dispiace con te dei tuoi dolori e lo fa per circostanza prendilo a calci 

 

i calci fluiranno dalle tue gambe 

come il sangue nelle tue vene circola rabbioso e sofferente 

 

e fai lo stesso con altri che senza la necessaria profondità ti si avvicinino con le medesime 

intenzioni 

 

sii potente sii violento 

sii distruttivo con le gambe 

 

con le tue gambe che pari a quelle di 100 cavalli desiderano smontare il mondo, scuoterlo, 

spostarlo dal suo asse 

 

sperando nell’apertura di una dimensione 

che modifichi ciò che purtroppo non puoi modificare 

 

mostra a tutti la potenza delle tue rabbie e urla loro ciò che va urlato affinché, se mai possibile, 

ne abbiano giovamento 

 

e in avvenire sappiano quale tremenda potente reazione possono sprigionare lipocrisia, 

l’atteggiamento di circostanza, le formalità maligne e velenose 

 

nutriti di ciò quando potrai e rigetta sul mondo la tua energia e pur privandotene godi del fatto di 

sbatterla sui volti di chi è inutile, di chi è dannoso 

nel convincimento che ciò li potrà cambiare 

 

e dopo tutto questo 

guarda negli occhi il mondo fissa la terra e fissa il mare ed essi ti rispetteranno 

 

e dopo ancora 

 

certamente 

 

scorgerai nel cielo sorridere una nuvola e con essa, 

 

sono certo , ne godrai. 

…la sua universalità… 

purtroppo non ancora del tutto compresa… 

 

Il Pianto 

 

Quando le persone piangono 

i loro occhi si tingono di un colore che non c’è 

la loro bocca assume una forma astratta 

il loro odore è un odore che non esiste 

 

quando passiamo accanto a una persona che piange 

non possiamo non riflettere 

non possiamo non pensare 

nè possiamo non guardare 

 

per questo una persona che piange ci dona un podi sé senza volerlo 

ci spinge oltre il consueto, oltre lordinario 

oltre il nostro quotidiano appannamento 

 

ed è una cosa universale, superiore 

al di sopra delle lingue, delle religioni 

delle ideologie 

 

forse il dramma di un pianto per un attimo ci fa capire 

ci permette di pensare 

e ci illumina un po’ 

 

ma poi svanisce 

abusi, violenze, enormi sacrifici 

terribili viaggi spesso fatali 

che cessi tutto questo 

e che un po’ di luce d’accoglienza sia donata… 

 

PIEDI SPORCHI DI SABBIA 

 

Entra nella mia casa anche se hai i piedi sporchi di sabbia 

 

il pavimento di legno non se ne dorrà 

né il mio tappeto scuro 

né la cucina e il bagno opachi 

 

Entra nella mia casa anche se hai i piedi sporchi di sabbia 

 

parlami delle tue terre 

narrami dei tuoi confini 

e ne gioveranno le mie fantasie 

 

Entra nella mia casa anche se hai i piedi sporchi di sabbia 

 

così ch’io possa calpestarne i grani 

sentirne lodore, coglierne lessenza 

secca dorata ricca e melanconica 

mi parla di spiagge di deserti di fatiche 

 

Entra nella mia casa anche se hai i piedi sporchi di sabbia 

 

porta tra le sue mura i tuoi racconti 

spargi su pavimenti le tue speranze 

tingine le soffitta dei tuoi colori 

 

Entra nella mia casa anche se hai i piedi sporchi di sabbia 

 

cibi e bevande ti racconteranno 

e spezie antiche come in un dipinto 

come un mantello ti si avvolgeranno 

 

Entra nella mia casa anche se hai i piedi sporchi di sabbia 

 

i tuoi affetti sono anche i miei 

le tue fatiche sono le mie 

diverse uguali 

sembrano stanche dessere raccontate 

 

Entra nella mia casa anche se hai i piedi sporchi di sabbia 

 

ristorati, cogline gli odori 

osservane laspetto 

ruba di lei la storia le delusioni le speranze i sogni 

le sua grande e appagante semplicità 

e quando la lascerai 

con ancora i piedi sporchi di sabbia 

ne uscirai più ricco e saggio 

 

ed io sarò più uomo 

perché avrò con me e per sempre 

un po’ della tua sabbia. 

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