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Fabiana Di Santo

…Non fiore sarò! Ma radici profonde

12,00 

di Fabiana di Santo
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all´obiettivo
82
Giorni rimasti
Inizio campagna 19 maggio 2025
Fine campagna 27 agosto 2025
Quantità

Modalità di spedizione
Consegna prevista per ottobre 2025.
La spedizione avverrà tramite corriere espresso.

Spedizione gratuita per gli ordini nazionali da 3 copie in su (escluse zone di spedizione speciali).






Biografia

Sono Fabiana di Santo, nata nel 02.08.1982 e vivo nella provincia di Caserta.

Dedico una buona parte del mio tempo alla realizzazione di creazioni artigianali, realizzate con feltro e stoffa.

Il mio desiderio più grande è quello di mettere su un laboratorio creativo e rendere più visibili le mie creazioni.

La creatività è stata da sempre la mia àncora di salvezza. Il mio argine, il mio fluire, la creatività come atto di riparazione.

Amo la pittura ed il disegno, attività a cui tempo addietro ho dedicato più tempo.

Leggo moltissimo, leggere è per me un luogo dove mi piace stare, dove trovo risposte a domande mai fatte.

Incontro personaggi ai quali mi affeziono e che mi piacerebbe incontrare.

Amo i colori, tutti! Amo il loro linguaggio silenzioso.

Non amo le parole, quelle dette per parlare. Amo quelle usate per cantare, raccontare.

Amo quelle appoggiate su carta da chi dice senza usare il suono.

Non era mia intenzione scrivere poesie!

Circa tre anni fa, le mie spalle hanno annunciato la loro stanchezza e con esse tutto il mio corpo.

Le giornate sembravano essere diventate notti, in cui desideravo soltanto dormire.

Le notti mi tenevano sveglia in un’ inquietudine che cercava un sonno artificioso.

Dormire, dormire per non sentire, dormire per non sentimi.

Malgrado la stanchezza del corpo e dell’anima, è arrivata una forza selvaggia  dal fondo di una me che non pensavo esistesse. Era la mia vita che implorava vita.

Sono diventate complici le notti insonni, con sfinimento, mi sono urlata dentro ed ho teso l’ orecchio. Ho sentito quello che non volevo sentire.

Ho intrapreso un percorso di psicoterapia, un percorso introspettivo che ha trovato nella parola scritta, la forza di parlarsi e di parlare.

Le parole sono arrivate mentre cercavo qualcosa che mi sfuggiva.

Hanno lenito, hanno lasciato sulla carta, una bruta, semplice e pure bellezza.

Hanno pulito il mio cuore da parole che non hanno saputo parlare, mi hanno lasciato parole che possono accarezzare, a volte anche schiaffeggiare, ma mai odiare.

Le mie poesie raccontano di un ritorno a casa, la mia casa. Raccontano di un momento che si è rivelato salvifico, perché nell’ eutanasia dei sensi ho compreso quanto abbia abitato la vita senza esistere.

Ho trovato dentro di me, sul fondo fangoso, quello che ho sempre cercato fuori. Ho scritto per me quelle che adesso chiamo poesie, e che ho scelto di condividere, perché credo che le parole siano di tutti e soprattutto che stiano in solenne attesa di essere accolte, affinché ognuno trovi sui suoi fondali, il suo pezzo di poesia.

Ecco perché ho scelto questo titolo: “…Non fiore sarò! Ma radici profonde.”

Perché ho scelto Bookapoem

Ho scelto Bookapoem perché ha un modo chiaro, semplice e professionale di seguire la realizzazione di opere scritte. Mi hanno parlato del crowdfunding, ho avuto modo si seguire da vicino il lavoro Bookapoem e ne sono rimasta soddisfatta. Con entusiasmo ho intrapreso il mio percorso Bookapoem.

 

Estratto

-Vibrano le pareti dell’ anima

Quanti scossoni la tengono in vita

Invitandola alla morte

Meravigliose macerie

Figlie di una pace che non ha avuto pace

Tutto trema

Poi, tutto tace in una quiete solenne

Contare i danni

Toccare la bellezza delle rovine

Che diventano templi, colonne e santuari

Di un Dio senza dimora

La fiera bellezza delle cose crollate

Di quelle mai nate

 

-…Un piccone ed una piccola pala

Rimestare il terreno, scuoterlo e scavare a fondo

Gettare nell’ umido terreno le mani

Fare spazio alla natura, chiederle spazio

Piantare un albero ed affidarlo alle viscere della terra

Tacita preghiera

Di chi affida il seme alle intemperie

Dimenticata attesa

Speranza accolta

Generosa la natura

Restituisce quello che le viene affidato

Non più il seme vi è!

Rigogliosi rami

adesso mi invitano a riposare sotto la loro ombra

Allungo la mano

Accarezzo il frutto che i sensi mi nutre

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